LE PROVE ANTROPOLOGICHE
Fantasia o impressioni di una realtà?
Teodoro Di Stasi
Fonte: Paleoseti
11/03/2016 17:18:38
L'arte è risaputo attinge per manifestarsi da forme
creative definibili come: la realtà ( ciò che ci circonda e che
fa parte del nostro quotidiano vivere ), gli stati d'animo ( la tristezza, la
gioia,lo stupore ecc ecc ), la fantasia dell'artista ( l'immaginazione, la trasfigurazione
di qualcosa di conosciuto e esaltato da particolari ). Questo meccanismo non
si deve essere scostato molto in epoche remote del nostro passato. I nostri
avi rappresentavano quindi le loro opere ispirandosi ad una di queste fonti.
Quello che incuriosisce nella Filosofia paleo S.e.t.i., ma in generale anche
in colui che si appassiona di misteri e civiltà antiche, è il
fatto che gli artisti del passato rappresentassero delle figure antropomorfe
particolareggiate di elementi che destano curiosità in chi li osserva
al giorno di oggi con le recenti conoscenze scientifiche. Di pari passo abbiamo
poi degli indizi antropologici che, assieme alle rappresentazioni di megaliti
con fattezze antropomorfe, a iconografie di esseri per metà umani e per
l'altra definibili come un " incrocio di razze ", finendo poi per
ritrovare collegamenti trasversali con resoconti mitologici e con credenze legate
da un filo sottile in tutto il mondo.
Quali sono questi particolari vi chiederete, e perchè gli si attribuisce
una valenza di " Prova " ?
I particolari, seppur vi siano spiegazioni semplificate e che ad essi attribuiscono
un valore trasfigurato dell'uomo così come ci è dato conoscerlo,
o di idealizzazioni legate a culti idrolatri vanno visti nel loro contesto storico-culturale
ed in ogni caso molto più ampio del semplice accademico.
Ai più è dato conoscere, visto il grande parlare che se ne è
fatto di megaliti quali le statue dei Moai sull'isola di Pasqua, che sono appunto
figure antropomorfe con fattezze curiose ( ma di questo ne avremo modo di argomentare
negli articoli a venire dove si afronteranno nei dettagli i casi più
conosciuti e legati alle varie prove o " indizi" N.d.a. ) oppure delle
Statuette Dogu, proseguendo ancora volendo con il culto dei " Eyes idols
", qui la dissertazione è mirata a fare comprendere il " nocciuolo
", ovvero, che ancora non ci si è spiegati a cosa si siano ispirati
e come, i vari artisti del passato!
Perchè ad esempio da semplici figure semplici ( quelle per intenderci
che facciamo da bambini e che vedono la stilizzazione di un uomo senza alcun
dettaglio antropomorfico )
si è arrivati a disegnare e scolpire figure complesse....Il
desiderio a questo punto è di puntualizzare che in ogni parte del mondo
l'evoluzione artistica ha avuto come un clichè, indipendente da ogni
influenza ( così ci insegnano gli ambienti accademici...), quindi dalla
rappresentazione di animali, divinità rappresentate con maschere, si
è arrivati a dettagli ben più che adducibili a parti di fantasia,
a rappresentazioni meramente legate al solo culto religioso, purchè questo
sia vero, lo è solo in parte e, "a mio parere soggettivo" ,
tendenti a rappresentare sotto forma di megaliti di statuette etc etc una realtà
che i nostri avi avevano modo di osservare..una realtà forse esogena.
Nota: Nella Filosofia Paleo S.e.t.i. si fa riferimento, nell'uso del termine
" Antropologia ", a quella parte di questa scienza che studia l' uomo
,il folklore, la cultura, abbracciando laddove necessario studi quali l'Antropologia
Fisica, Antropologia Classica, Antropologia Paleoantropica. Antropologia Culturale....ecc.
ecc.