PROGETTO SERPO #36.3
POST #36 - Parte Quarta
Diego Antolini
Fonte: Serpo.org
26/05/2019 22:38:54
Anno: 2015
Fonte: Victor Martinez
Sezione
IV: Le origini del “Project CRYSTAL KNIGHT”: Il predecessore
della missione di scambio “Project SERPO”
–
Come trasmessa da un maggiore pluridecorato dell’USAF attraverso la
DIA –
1) Note della riunione: da un maggiore dell’USAF
in pensione
2) Sono stato coinvolto nel “Project CRYSTAL
KNIGHT” nell’estate del 1958. Fui assegnato alla Holloman AFB
dove fui messo al corrente di un programma che riguardava la
comunicazione con una razza extraterrestre chiamata Eben. Avevo
saputo di Roswell come parte di un precedente briefing nel 1952.
Sebbene non avessi mai avuto alcun contatto con Ebe #1, vidi
fotografie e una pellicola che mostrava la creatura e il suo tutore.
Si trattava della stessa pellicola mostrata ad altri che erano stati
informati di questo programma molto speciale.
3) Durante
l’estate del 1958 fui convocato alla Sandia Base (Kirtland AFB) per
un incontro top secret. Erano presenti ufficiali in comando. Il
Generale Charles Cabell dell’USAF era a capo del gruppo che doveva
poi controllare a sua volta il “Chrystal Knight”. Altri membri
del gruppo erano: Phil Howell, George Simler, Miles Doyle, Bob Hall,
Curtis Frisbie, Harry Robb, Earl Butts, Richard Hamaski e Jack
Thomas. Essi erano tutti membri dell’USAF, mentre la maggior parte
era nel AF Security Groups (allora l’agenzia di intelligence
dell’Air Force).
Fu data una presentazione riguardo un evento
straordinario pianificato che coinvolgeva il contatto con
un’intelligenza extraterrestre localizzata su un altro pianeta. Il
progetto presentava diversi livelli.
Per prima cosa
stabilire una serie di stazioni di trasmissione e comunicazione
intorno al mondo per ricevere segnali da questa civiltà ET e
trasmetterli a una location centrale – la base di Sandia. Sandia
base (Kirtland AFB) aveva di recente (alla fine degli anni ‘50)
installato una parabola a XXXXX (queste sono le parole di XXXXX) che
poteva ricevere segnali dallo spazio. Al gruppo venne detto anche che
un sistema di comunicazione molto sofisticato era stato trovato sulla
navicella ALIENA recuperata vicino a Roswell, e che questo sistema di
comunicazione era attivamente in contatto con questa civiltà ET.
Il
2044mo Squadrone Comunicazioni (AF) era responsabile del
funzionamento del sistema di comunicazione insieme al personale
dell’U.S. Army Communications Service e a un selezionato ero di
civili del Los Alamos National Laboratory. L’ALIENO sopravvissuto –
che era stato catturato vicino Roswell – fornì le informazioni
tecniche e il know-how su come operare e rendere funzionante il
sofisticato sistema di comunicazione.
Tre (3) membri del
2044mo furono addestrati a lavorare tecnicamente con il sistema ET.
Il sistema era estremamente complesso e richiedeva una fonte
d’energia speciale che fu trovata all’interno del velivolo ALIEN
caduto a Roswell. Una volta che i tecnici del 2044mo impararono il
sistema, l’apparato di comunicazione era già operativo.
Tuttavia
il più grande problema individuale era capire il linguaggio degli
ALIENI. Il sistema di comunicazione lavorava solo con il linguaggio
ALIENO, conosciuto solo da uno (1) o due (2) agenti USAF che avevano
lavorato con l’ALIENO. Ma le cose si fecero più complicate perché
il sistema di comunicazione lavorava su un linguaggio ALIENO scritto,
che nemmeno gli agenti dell’AF conoscevano. Dal 1952 al 1958
specialisti del linguaggio [linguisti provenienti dall’U.S Army e
dalla U.S. Air Force] lavorarono alla traduzione del linguaggio
scritto ALIENO.
Tuttavia, senza possedere un qualche tipo
di codice linguistico di base, era un’impresa molto difficile.
L’ALIENO sopravvissuto ci fornì un alfabeto ALIENO, ma l’ALIENO
non aveva sufficiente conoscenza e neppure i requisiti e abilità
nello sviluppo della lingua Inglese per tradurre il suo linguaggio in
Inglese. Egli riuscì a fornirci alcune comparazioni di base tra i
due (2) linguaggi, ma non abbastanza per permetterci di comprendere
il loro linguaggio totalmente. In apparenza il sistema di
comunicazione funzionava perché il 2044mo riceveva segnali sul
sistema di comunicazione. Ma nessuno riusciva a tradurli. I segnali
arrivavano attraverso uno schermo simile al monitor di un piccolo
televisore, ma arrivavano nel linguaggio ALIENO.
Tutto
quello che potevamo fare era copiare i simboli del linguaggio ALIENO
e sperare un giorno di riuscire a tradurli. Io pensai che qualcuno
probabilmente, durante il periodo in cui l’ALIENO era in vita,
doveva aver fatto un qualche tipo di test sul sistema di
comunicazione perché due (2) persone lo conoscevano e sapevano come
funzionava. Essi conoscevano anche alcuni simboli chiave del
linguaggio ALIENO.
Finalmente dopo alcuni sforzi
concertati e mirati di alcune persone molto dotate, siamo stati in
grado di tradurre il linguaggio, ma solo il 70% circa di ogni
messaggio. Ma questo ci diede abbastanza informazioni per capire
quello che gli ALIENI stavano inviando. Gli ALIENI volevano tornare
sulla Terra e riprendersi i loro compagni. La nostra missione era
pianificare l’evento e fornire tutta la logistica necessaria per
renderlo possibile.
4) Da qualche parte lungo il percorso
uno degli specialisti di comunicazione dell’AF decisero di inviare
un messaggio agli ALIENI in Inglese. Ora, questo era difficile dato
che il sistema di comunicazione ALIENO NON aveva lettere in Inglese.
Ma l’ingegno dell’AF si mise in moto. Utilizzando un sistema di
comunicazione militare appena creato (TAC-STAR) fummo in grado di
collegare in qualche modo (non ho mai capito come) la tastiera di un
TAC-STAR. Questo ci ha permesso di scrivere lettere in Inglese nel
sistema di comunicazione ALIENO. Credo ci sia voluto tempo e sforzi,
ma funzionò. Inviammo messaggi in Inglese insieme al nostro alfabeto
e al nostro sistema numerico. Sorprendentemente il nostro sistema
numerico era simile a quello degli ALIENI. Sebbene le designazioni
dei nostri numeri erano diverse, potevamo usare linee per indicare i
numeri corrispondenti.
Dopo vari scambi di messaggi gli
ALIENI capirono i nostri prima che noi potessimo capire i loro. Era
ovvio per noi che avevamo a che fare con una civiltà altamente
evoluta. Dal giugno 1960 circa iniziammo a ricevere messaggi in
Inglese dagli ALIENI. Essi NON inviavano/trasmettevano frasi complete
ma inviavano abbastanza da permetterci di capire il significato del
loro messaggio. Da quel punto in avanti comunicammo solo in Inglese
ad eccezione dei numeri. Riuscimmo a comprendere il loro sistema
numerico abbastanza agevolmente e lo usammo, dato che non volevamo
fornire loro coordinate di atterraggio errate.
Finalmente
fornimmo loro la latitudine e la longitudine della Terra. Fornimmo
loro anche il nostro sistema militare di coordinate usato dai nostri
piloti (a quel tempo). Ad un certo punto nel 1962 trovammo il modo di
inviare fotografie in forma di messaggio. Non chiedetemi come ci
riuscirono; non avevo un’inclinazione tecnica abbastanza forte per
capire come lo fecero. Ma inviammo loro fotografie in bianco e nero
della Terra e delle località di atterraggio.
Questa fu
un’altra difficile decisione da prendere. Dove farli atterrare?
Avevamo bisogno di una location di atterraggio remota che non avrebbe
prodotto alcuna pubblicità avversa. Vi erano letteralmente centinaia
di località selezionate e analizzate. La maggior parte delle
località selezionate all’inizio erano isole remote. Ma vi erano
problemi logistici per queste location. Avremmo dovuto utilizzare
navi verso queste località remote e questo ci avrebbe potuto far
notare. Dovevamo scegliere una location che non era sospetta, eppure
remota. Il gruppo decise di utilizzare una località ad ovest della
Holloman AFB vicino Alamogordo, New Mexico. In realtà essi decisero
due (2) location.