Alle origini della relazione

Legge Universale di Attrazione #5

Fonte: Nexus Edizioni

Nella vita di tutti i giorni ci troviamo a relazionarci con gli altri, è un comportamento sociale inevitabile che ha origini antichissime, forse addirittura sin dalla creazione dell’uomo. Tuttora si dibatte, da un punto di vista del diritto naturale e della sociologia, sulla questione della “socialità” intrinseca o derivata dell’essere umano, ma è innegabile che oggi non si può prescindere da un qualche tipo di relazione con l’altro, sia esso un familiare, un amico o un perfetto sconosciuto.

La società moderna ha creato tuttavia un sistema paradossale nel momento in cui alla relazione umana si è aggiunta la tecnologia. Se prima infatti gli strumenti comunicativi partivano sempre da un impulso diretto della persona (commercio, industria, agricoltura, artigianato, …), con la nascita degli strumenti finanziari questo rapporto diretto ed esclusivo dell’uomo si è indebolito. La finanza ha bisogno di macchine per la creazione di valore basato sui movimenti, o non movimenti, di beni e servizi, e quindi la tecnologia ha subito un’accelerazione direttamente proporzionale all’espansione dei sistemi finanziari, trovando terreno fertile nella globalizzazione prima, nelle privatizzazioni e liberalizzazioni poi. Non solo, con lo sviluppo tecnologico la comunicazione è divenuta istantanea grazie ai Social e agli apparecchi “Smart”, causando un allargamento a macchia d’olio delle macchine. Queste, entrando nell’economia e nella società, necessariamente sono diventate la terza variabile della relazione: da uomo-uomo a uomo-macchina-uomo. Intelligenza artificiale e Virtual Reality stanno chiudendo un cerchio che, se non adeguatamente controllato, potrà portare a sistemi sociali dove la relazione è gestita da macchina a macchina e l’uomo diviene un surrogato della stessa.

Nella relazione è importante definire bisogni e interessi, poiché l’ordine di importanza dei due elementi, nei vari casi specifici definisce tutta una serie di effetti a catena che possono cambiare il prodotto della relazione stessa in modo sostanziale. Una relazione dettata da bisogno a bisogno generalmente si pone su uno stesso piano, quello della necessità che, se bilanciato, può produrre uno scambio equo di risorse, ma se estremizzato può causare conflitti per la sopravvivenza di una o dell’altra parte.
La relazione tra bisogni e interessi avviene invece su piani diversi, laddove una parte interagisce per necessità, l’altra lo fa per ottenere un vantaggio, spesso a svantaggio dell’altra parte. Raramente, quindi, questo tipo di relazione beneficia entrambi.
Una relazione tra interessi, di contro, parte dal presupposto che i bisogni sono soddisfatti in entrambe le parti, quindi il “peso specifico” delle richieste diminuisce all’aumentare del rischio potenziale che le parti possono subire nel conflitto. Se gli interessi delle parti coincidono, infine, vi sarà sempre una terza parte il cui bisogno o interesse viene leso.
Le logiche della relazione sembrano essere simili a quelle del mercato e ciò non stupisce se si pensa che gli scambi commerciali, prima forma di economia reale, nascevano proprio dalle relazioni.

In una società evoluta, anche nella sua struttura primitiva – e cioè che non tenga conto della presenza della Legge di Attrazione – la comunicazione è l’elemento fondamentale sul quale dovrebbero costruirsi le relazioni. Purtroppo accade troppo spesso che queste nascano anche dall’incomunicabilità, con tutto quello che i meccanismi inconsci possono causare se dominanti in una relazione tra “incompresi”.

La mancanza di comunicazione, o l’erronea strategia comunicativa, è data dal fatto che nella quasi totalità dei casi si ignora la componente intima della nostra natura umana, quella parte metafisica che collega il nostro corpo fisico alla Mente Creativa, all’Origine. I nostri desideri e paure che, ancor prima di bisogni e interessi, muovono i nostri comportamenti e le nostre relazioni, sono intimamente connesse con il meccanismo della Legge di Attrazione. Se desideriamo qualcosa intensamente, questo desiderio viene acquisito dall’Universo e convertito, sul piano fisico, nella sua materializzazione, sia essa positiva o negativa per gli standard di quella società.
Allo stesso modo funzionano le paure.

E poi c’è l’Amore, nelle sue infinite forme e sfumature, vero motore dell’Universo degli esseri senzienti. L’Amore è la chiave per realizzare il nostro ricongiungimento con l’Origine.

La Legge di Attrazione Universale è come un grande ricevitore, che si sintonizza sulle onde di trasmissione, le decodifica e invia segnali di ritorno in maniera esponenziale, senza tenere conto delle categorizzazioni umane di etica e morale.
Come controllare l’invio di questi segnali e come, soprattutto, conoscerne le dinamiche?
Esiste un modo, conosciuto nel mondo antico da ogni civiltà, tramandato, seppur deformato, nella civiltà contemporanea, e che oggi si tenta in ogni modo di eliminare dalla conoscenza moderna: nelle varie epoche conosciuto come “Angelo”, “Alter Ego”, “Avatar”, ecc., è una presenza costante seppur intangibile nella nostra vita, un “Doppio” (come definito dallo scienziato Jean-Pierre Garner Malet) che viaggia in un tempo diverso dal nostro, ad una velocità diversa dalla nostra, ma con cui possiamo entrare in contatto grazie a nodi temporali o “aperture” che si incrociano, durante il nostro sonno.

Un tema, questo, che merita un approfondimento molto più ampio di questo articolo, che conclude la serie della “Legge Universale di Attrazione” e che vuole essere solo la prima pietra sulla quale ciascuno di noi, nella sua ricerca personale, potrà costruire il proprio destino.
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