Malta sotterranea e i bambini scomparsi

Gli Enigmi di Malta I

La Commissione TXP

Malta, ufficialmente Repubblica di Malta (in maltese Repubblika ta' Malta, in inglese Republic of Malta), è uno stato insulare dell'Europa meridionale, membro dell'Unione europea.

È un arcipelago situato nel Mediterraneo, nel canale di Malta, a 80 km dalla Sicilia, a 284 km dalla Tunisia e a 333 km dalla Libia, compreso nella regione fisica italiana. Con un'estensione di 316 km² è uno degli stati più piccoli e densamente popolati al mondo. La sua capitale è Valletta e la città più abitata è Birkirkara. L'isola principale è caratterizzata da un grande numero di città che, insieme alla capitale, formano una conurbazione di piu’ di 400,000 abitanti.

Il Paese ha due lingue ufficiali, il maltese e l'inglese. L'italiano, lingua ufficiale fino al 1934, è molto diffuso, parlato correttamente da più del 66% dei maltesi e in modo basilare dal 17%, insegnato in tutte le scuole di Malta e diffuso in campo commerciale, turistico e scolastico. La piccola nazione maltese è legata da sempre alla Sicilia. Anche linguisticamente vi è una discreta conoscenza della Lingua siciliana. Specie i maltesi più anziani tramandano ancora oggi modi di dire, proverbi, e poesie provenienti dalla Trinacria.Tanti sono anche i cognomi portati dai maltesi che trovano origine nell'isola siciliana.

Durante il corso della storia, la posizione geografica di Malta ha dato grande importanza all'arcipelago, subendo l'avvicendarsi in sequenza di Fenici, Greci, Cartaginesi, Romani, Arabi, Normanni, Aragonesi, Cavalieri di Malta, Francesi e Inglesi.

A Malta si trovano tre siti dichiarati dall'UNESCO patrimonio dell'umanità, essi sono: la città di Valletta, l'Ipogeo di Hal Saflieni e i templi megalitici. L'ingresso nell'Unione europea è avvenuto il 1º maggio 2004 e dal 1º gennaio 2008 è entrata a far parte dell'eurozona. Malta è inoltre membro del Commonwealth. Malta e’ anche l’isola dove e’ sorta una delle piu’ antiche – se non la piu’ antica – civilta’ megalitica del mondo; e’ un’isola da sempre considerata magica da Egizi, Fenici e Greci, e forse uno dei resti del mitico continente di Atlantide.

THEXPLAN.NET ha recentemente effettuato la prima di una serie di visite in programma per Malta.

I TESCHI DELLA DEA MADRE

Nel tempio megalititco di Hal Saflienti sono stati rinvenuti scheletri di uomini che possedevano un volume cranico straordinario.

Questi teschi sembrano essere appartenuti a una razza di sacerdoti indentificati con il serpente, che potrebbero rappresentare un ponte ideale tra le culture Mesopotamiche e quelle Egiziane.

Fino al 1985 un certo numero di teschi prelevati dai templi di Taxien, Ggantja e Hal Salflienti erano esposti al museo archeologico di Valletta, la capitale maltese; ma in seguito essi vennero rimossi e chiusi in magazzino.

Le sole fonti che provano l’esistenza dei teschi vengono dai professori Anton Mifsud e Charles Savona Ventura i quali possiedono una documentazione fotografica e sono autori di uno studio approfondito su questo mistero.

Le ipotesi sono diverse, dalla deformazione patologica alla mutazione genetica. L’eta’ dei teschi e’ stimata essere di circa 5,000 anni (3,000 a.C.) e il piu’ straordinario e’ quello chiamato Dolicocefalo, la cui parte posteriore e’ eccessivamente allungata e mancante della “Sagitta”.

Per medici e anatomisti si tratta di un caso “impossibile” e senza precedenti nella letteratura medica internazionale.

 

Le isole di Malta e Gozo erano importanti centri sacerdotali in tempi preistorici, luoghi dove si praticavan le scienze mediche, gli oracoli e incontri rituali con i sacerdoti della Dea Madre. Vennero eretti un improtante numero di santuari e centri taumaturgici. Il serpente era associato alla dea e alla guarigione. Il serpente appartiene anche al mondo sotterraneo. Pertanto un ipogeo dedicato alla dea e il culto dell’acqua era il luogo adatto per un gruppo sacerdaotale che era definito “I Preti Serpente” dalle culture piu’ antiche.

 

 

 

Gli Archeologi Maltesi Anthony Buonanno and Mark Anthony Mifsud sostengono che:

 

Essi [i Dolicocefali] appartengono a un’altra razza, anche se esami al radiocarbonio o DNA non sono stati effettuati. Forse tali individui provenivano dalla Sicilia

 

Altri teschi indicano deformazioni artificiali dovute a interventi chirurgici. In tutto vennero rinvenuti 7,000 teschi dall’Ipogeo di Hal Saflienti.

 

Il gruppo etnico che praticava tali interventi era lo stesso che eresse i templi giganti dedicati alla Dea Madre tra il 4,100 e il 2,500 a.C., una razza che non si fuse mai con la popolazione locale e che preferiva i matrimoni tra consanguinei allo scopo di preservare la purezza della propria discendenza. Questo inevitabilmente porto’ ad un indebolimento del patrimonio genetico con susseguente comparsa di deformazioni genetiche.

 

 

 

Il 2,500 a.C. segna la fine della storia megalitica di Malta, alla quale seguono 300 anni di oscurita’ antropologica con assenza di insediamenti umani fino all’arrivo dei Fenici i quali, incidentalmente, eressero anche loro templi dedicati alla Dea Madre (Astarte) che veniva raffigurata con il volto di un serpente.

Malta presenta inoltre interessanti connessioni con l’Antico Egitto: nel Basso Egitto il simbolo del Faraone era un’ape chiamata “Bit”; l’antico nome di Malta, “Melita”, deriva dal latino e significa miele. Il simbolo di Malta era un’ape e le sue celle esagonali. La parola Melita ha la sua origine nella radice “Mel” o “Mer” che  nell’Antico Egitto er il nome attribuito alle Piramidi.

 

Malta e’ una piattaforma risultante da un’elevazione del fondale marino che ha mostrato segni di volersi immergere piu’ di una volta. Trentacinque templi preistorici distribuiti nelle due isole principali di Malta e Gozo e molti altri attualmente sommersi fanno pensare che una catastrofe deve aver colpito quell’area intorno al 3,000-2,500 a.C.

Per gli archeologi locali tale catastrofe sarebbe all’origine della leggenda di Atlantide. La causa potrebbe essere stata un forte terremoto che avrebbe provocato la rotazione dell’asse dell’isola su se stesso, sommergendo una buona parte della costa che guarda la Sicilia. Questo potrebbe spiegare anche la repentina scomparsa della popolazione che eresse le enormi strutture megalitiche dedicate alla Dea Madre e che forse aveva nella casta scerdotale i misteriosi Dolicocefali o “Sacerdoti Serpente”.

I MISTERI MEGALITICI DI MALTA

Il primo insediamento umano a Malta risale, secondo Paul Devereux, a circa 7,000 anni fa, probabilmente proveniente dalla Sicilia; intorno al 3,400 a.C. comincio’ la costruzione di templi megalitici che non avevano esempi in nessun altra parte del mondo, e continuo’ per oltre mille anni. Oggi solo trenta siti sopravvivono, mostrando punti comuni e caratteristiche di base come edifici e piazzali inscritti a mura megalitiche esterne con una facciata leggermente concava. Essi hanno inoltre un passaggio centrale che porta dall’ingresso principale del muro esterno nel cuore del tempio con un numero variabile di nicchie su entrambi i lati

Altre specifiche caratteristiche dei templi megalitici soo le entrate o aperture sostenute da pilastri, recessi e costruzioni in pietra a forma di coppa per scopi sconosciuti. Vi sono inoltre curiose aperture su alcune mura tipicamente progettate come “vani per gli oracoli”.
La natura dei templi sembra essere a scopo rituale e di culto, e non funeraria. Non vi sono tracce di sacrifici umani ma il ritrovamento di molte ossa animali mostra che essi venivano uccisi in onore di...quale divinita’? Sembra si trattasse di una dea, la Dea Madre, simbolo della Terra: statuette di una figura femminile grassa e con seni e fianchi enormi sono state rinvenute nella maggior parte di questi templi.

 

 

Alcuni dei siti archeologici piu’ importanti a Malta sono Ggantija (Gozo) che, secondo la leggenda, fu costruito da una donna gigante, Hagar Qim, Mnajdra, Tarxien.

 

Aiuta la ricerca

NAGAS: A Shapeshifting History NAGAS: Una storia mutaforma
Amazon
Kindle
kindle
Paperback
kindle
SERPO: Esointegrazione planetaria o Psyop? SERPO: Esointegrazione planetaria o Psyop?
Amazon
Kindle
kindle
Cartaceo
kindle