Con la scomparsa di Giovanni Paolo II si chiude un'altra porta del vecchio mondo.
Quando un papa muore è sempre un avvenimento di grande risonanza,
almeno nel mondo cattolico, ma questa volta è qualcosa di più: è la
fine di un'epoca, è la fine del potere della Chiesa Cattolica Apostolica
Romana che ha influenzato direttamente e indirettamente tutte le
vicende politiche del mondo, sorvolando tranqullamente sul principio
della separazione del potere temporale da quello spirituale.
Il cambiamento è inesorabile, la libertà della coscienza avanza aprendo orizzonti impensabili fino a pochi anni fa.
Di solito ad ogni papa che se ne va ne viene 'eletto' un altro che
governa apparentemente la Chiesa. La figura di 'Vicario di Cristo' si
suppone sia garante dell'autenticità del messaggio divino agli uomini;
questo è il dogma fondamentale della Chiesa cattolica. Appunto, un
dogma; cioè un'affermazione che si giustifica da sola, è verità
assoluta senza necessità di essere dimostrata o verificata.
Molto comodo.
Così, per parola di Dio, si può far passare qualunque imposizione
alla libertà delle coscienze. Ovviamente, è importante mescolare
sottilmente queste imposizioni a spontanee ed evidentemente valide
espressioni della natura umana. Ad esempio, non c'è bisogno di un
comandamento per capire che uccidere è contro la coscienza
autenticamente umana; ma in nome della fede in un 'proprio' Dio che
senza dubbio è l'unico vero, si può uccidere, lo si fa proprio per la
gloria di Dio.
La storia insegna e denuncia.
Tutta la
gerarchia della Chiesa con i suoi dogmi, i suoi comandamenti e i suoi
segreti, è costruita proprio per condizionare, per imporre, per
incatenare la coscienza anzichè liberarla, come qualunque minima e
semplice attività spirituale che abbia senso è in grado di fare.
Ma ormai il potere sta sfuggendo, sempre più sono le persone che si
fanno le domande giuste e quando il processo di presa di coscienza è
cominciato è impossibile fermarlo. Sempre più il pensioero è libero
dalla paura di un Dio che giudica ciò che è bene e ciò che è male e
che da' ai suoi 'vicari' il compito di condannare, perdonando
ovviamente, ma devi confessare i tuoi peccati perchè altrimenti chi ti
assolve?
Sempre più la coscienza sa cosa significa essere
uomo, in realtà l'ha sempre saputo ma i condizionamenti impediscono di
sentire la sua voce. Ma ora un sempre maggior numero di esseri umani
non ha più bisogno, se mai c'è stato questo bisogno, che venga detto
loro dalla Chiesa, o da qualsivoglia religione, chi sono, cosa
vogliono e cosa devono fare o non fare. Inarrestabile avanza la
capacità di comprendere che la 'verità' non viene da fuori di noi, che
non ci servono architetture e gerarchie di potere; il potere, quello
vero, è in ognuno di noi, risiede nella capacità di indirizzare le
nostre azioni e le nostre scelte, nell'assumere il coraggio della
libertà; non è certo imporre agli altri la verità di un credo.
Certamente, ci sarà un altro papa.
Apparentemente, tutto ricomincerà come al solito.
Ma per chi sa leggere oltre la superficie è molto chiaro che leggi,
dogmi, imposizioni cadono e cadranno sempre più nel vuoto, perchè
superati e resi inutili dalla grandezza e dalla forza che gli esseri
umani sapranno esprimere.
Che si continui pure con tutte le
cerimonie e le pompose procedure per dare più significato e
credibilità, il papa rimane sempre un uomo come tutti noi e, anche con
la mitra, non è altro che il rappresentante di un potere che uomini
si arrogano su altri uomini, niente a che vedere con Dio.
Infine, se Dio fosse assiso a conclave con i cardinali, lo sapremmo, non credete?