BYE BYE 2003

E' l'ultimo giorno dell'anno, facciamo festa!
Perchè? Perchè vogliamo dire addio a tutto il peso dell'anno 'vecchio', vogliamo salutare l'anno 'nuovo' perchè ci porti salute, ricchezza, felicità.
E' così da sempre, l'uomo osservatore dei cicli solari accompagna con riti e preghiere i momenti di passaggio per entrare nel mistero della morte e della rinascita.
Ma oggi, quanti sanno entrare in questo mistero, quanti sono in comunicazione con l'eterno flusso della vita?
Sì, tutti fanno festa; amici, cene, fuochi d'artificio, salutiamo il 2004, facciamo tanti auguri!

Peccato che sia perso, per la maggior parte, il senso profondo del passaggio, il momento magico che viene solo una volta all'anno, per sentire il respiro della terra, per rinnovare insieme al nostro pianeta il patto di gratitudine con l'energia del sole.
Molti antichi rituali esprimevano questa sintonia: i canti, le processioni, le preghiere, i sacrifici, erano svolti all'aperto, nei boschi sacri, sugli altari di pietra per ringraziare e propiziarsi le energie portatrici di vita e di fecondità simbolizzate dal sole.

Il Cristianesimo non ha inventato il Natale, ha solo assorbito e adattato ciò che civiltà antichissime hanno tramandato: il periodo del Solstizio d'Inverno conclude un ciclo stagionale e dà l'inizio al successivo, l'uomo deve celebrare questo momento per poter godere i doni della natura per tutto l'anno a venire.

Noi, uomini del terzo millennio, non abbiamo più bisogno di celebrare, di ringraziare, di propiziarci, siamo noi i signori della Terra, sappiamo come usare le risorse, magari con qualche piccolo problemino.
Non importa se stiamo sconvolgendo tutti gli equilibri, la scienza e la tecnologia sanno quello che fanno, la società opulenta del consumismo può fare a meno dei riti e delle preghiere, non chiede e non ringrazia, prende, usa e abusa.
Questa notte, invece dei suoni armoniosi e dolci dei canti antichi, sentirete musica assordante, scoppi di petardi, urla dalle piazze, invece della calda atmosfera di fuochi all'aperto e di candele, a mezzanotte, dal Pianeta si alzeranno le luci vivaci ed effimere dei fuochi d'artificio.

Non possiamo farci niente, è l'evoluzione, non si torna indietro, ma si può vivere il presente, onorando l'eterno senso della vita, rispettando il fatto che siamo uniti alla nostra Terra.
Il 2004 sarà un anno di gioia e di abbondanza per tutti noi che amiamo la vita e la luce, è molto semplice: ognuno attira ciò che ama.

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