Ciò che state per leggere cambierà per sempre il vostro mondo,
questo ve lo posso garantire. Devo scusarmi per essere io a portare queste notizie
spiacevoli, ma è necessario che sappiate, se volete sopravvivere, che
ciò che verrà sarà o SECCO e caldo o GHIACCIO e freddo.
Del riscaldamento globale si parla da 40 anni, e nel frattempo siamo diventati
compiacenti. I nostri scienziati concordano sul fatto che il riscaldamento globale
sarà causa di enormi cambiamenti e problemi nel mondo, ma secondo i loro
ragionamenti ci vorranno cinquanta o cento anni prima di doverci occupare dei
suoi effetti.
La loro idea è che, in generale, il riscaldamento globale sarà
lento ed il mondo troverà il tempo per scoprire la soluzione ai problemi.
Nuove incontrovertibili prove suggeriscono invece che questo scenario è
semplicemente sbagliato, e faremmo meglio ad essere pronti per un'altra, più
improvvisa possibilità.
La Rivista DISCOVERY
Uno dei primi dubbi sulla veridicità di quello che ci veniva detto (specialmente
qui negli USA) fu sollevato dalla rivista Discovery nel Settembre 2002, il cui
titolo di copertina annunciava: "La sorpresa del riscaldamento globale,
una nuova era glaciale", mentre il sottotitolo aggiungeva che "Gli
oceanografi hanno scoperto un grande fiume d'acqua dolce nell'Atlantico, formato
dallo scioglimento dei ghiacci polari. Avvertono che questo potrebbe presto
seppellire la Corrente del Golfo, facendo sprofondare il Nord America e l'Europa
in inverni polari".
Questo quasi due anni fa, e nessuno ha prestato ascolto. La vita continua,
incurante del terribile pericolo incombente.
L'INGHILTERRA & SIR DAVID KING
Poi, nel Gennaio 2004, è arrivato Sir David King, capo dei consulenti
scientifici del primo ministro inglese. Sir King è andato da Blair e
gli ha parlato del disastro che incombe su tutto il mondo, dicendogli che era
loro dovere dire a tutti cosa stava per accadere.
Tony Blair disse a Sir King di stare tranquillo e di non parlare. Ma Sir King
sentiva che tutto questo era semplicemente troppo importante per non parlarne,
e così nello stesso mese aggirò deliberatamente Blair e pubblicò
un articolo sulla rivista americana Science in cui comunicava tutte le sue informazioni
e preoccupazioni.
Nel suo articolo Sir King afferma: "Dal mio punto di vista, i cambiamenti
climatici sono il problema più grave che dobbiamo affrontare oggi, più
grave della stessa minaccia del terrorismo".
L'Inghilterra ha emesso una diffida nei confronti di Sir David King, ed ora
egli non può nemmeno parlare in pubblico dell'argomento senza il rischio
di essere arrestato.
AMERICA & PENTAGONO
Il mese successivo, Febbraio 2004, vede l'ingresso in scena del Pentagono,
il che ha indotto il mondo ad entrare in azione.
Il Pentagono studia il Riscaldamento Globale da molti anni, per via dei possibili
problemi di sicurezza nazionale associati al tipo di cambiamenti che potrebbero
prodursi nel mondo in seguito al Riscaldamento Globale.
Uno studio speciale fu condotto da uno dei dipartimenti del Pentagono, l' Office
of Net Assessment (Ufficio Valutazioni Nette), diretto da Andrew W. Marshall,
83 anni, che ha la responsabilità di identificare i rischi a lungo termine
degli USA.
Marshall, in collaborazione con l'organizzazione statunistense Global Business
Network, compilò le possibilità del Riscaldamento Globale ed i
loro effetti sulla sicurezza nazionale degli USA. Lo studio fu completato nell'ottobre
2003 e consegnato al Pentagono, che considerava la questione dal punto d vista
del peggiore scenario possibile. Il titolo è "Lo scenario di un
improvviso cambiamento climatico e le sue implicazioni per la sicurezza nazionale
degli Stati Uniti". Il testo andava ben al di là di quanto si aspettava
la maggior parte degli esperti del Pentagono.
Rendendosi conto delle incredibili possibilità delineate da questo studio,
Marshall prese la decisione di rendere pubblica la sua ricerca e altre informazioni
a tutti gli americani. E, probabilmente a causa della posizione del presidente
Bush sul Riscaldamento Globale - piuttosto negativa - decise di aggirare il
presidente, e pubblicò le sue informazioni e preoccupazioni sulla rivista
Fortune, il 9 febbraio 2004.
Nel suo articolo, Marshall spiega come le calotte polari che si stanno sciogliendo
a nord e a sud, nonché i ghiacciai di tutto il mondo, sono composti di
acqua dolce, e questa è la causa dell'imminente disastro climatico globale.
La Corrente del Golfo, che gli scienziati chiamano 'convettore termoalino nord
atlantico', è una corrente d'acqua calda proveniente da Sud dell'Equatore,
che scorre sulla superficie dell'oceano verso nord; quest'acqua calda evita
che il Nord America e l'Europa Occidentale e Settentrionale si ghiaccino. Essa
è anche responsabile dei modelli climatici mondiali che conosciamo.
Quando la Corrente del Golfo si raffredda, scende al fondo dell'oceano e va
verso sud, dove si riscalda nuovamente e torna in superficie muovendosi ancora
verso nord, in una corrente convettiva continua. Così facendo, disegna
un gigantesco '8' tridimensionale.
Il motore che tiene in funzione questo flusso d'acqua calda si trova a nord,
dove la Corrente del Golfo scende al fondo dell'oceano. E' la densità
salina dell'oceano che causa l'inabissamento di questo fiume, e che "tira
su" l'acqua calda dal sud.
Ora che le calotte polari si stanno sciogliendo, l'acqua dolce si sta riversando
nell'Oceano Atlantico, la densità salina sta diminuendo, e la Corrente
del Golfo non va più molto a fondo - il che risulta in un rallentamento
di questa corrente. La Corrente del Golfo ha rallentato notevolmente il suo
corso negli ultimi dieci anni.
Con il rallentamento della Corrente del Golfo, il calore non raggiunge più
la regione nord atlantica, e i modelli climatici incominceranno a mutare, poiché
la loro stabilità dipende da quel calore.
I POLI SI SCIOLGONO
L'Amministrazione Bush
Nel corso dell'amministrazione Bush, quando vi sono stati dibattiti sullo scioglimento
dei ghiacci ai poli nord e sud, questo governo e le grandi corporazioni hanno
sostenuto concordemente che gli scienziati di tutto il mondo sono in errore
quando concludono che vi è un gran pericolo, e hanno indotto il pubblico
americano a credere che non esista alcun problema.
Tuttavia, è stato su George W. Bush che si sono concentrati gli attacchi
di Sir David King nel suo articolo su Science; i migliori scienziati del mondo
- almeno 1.700, raccolti nella Union of Concerned Scientists (Unione degli Scienziati
Preoccupati) - sostengono che, nel migliore dei casi, Bush è male informato.
Poiché il governo USA è responsabile del 25% dell'inquinamento
da anidride carbonica nel mondo (che crea il Riscaldamento Globale), è
assolutamente necessario discutere la politica di Bush sul Riscaldamento Globale.
Forse uno dei migliori articoli che riassumono le posizioni di Bush è
quello pubblicato dalla rivista Rolling Stone il 19 Maggio 2004, a firma di
Tim Dickinson. Riportiamo qui di seguito, in corsivo, un brano tratto dal suo
articolo.
"..Considerando l'imminenza della minaccia costituita dal Riscaldamento
Globale, ci si potrebbe aspettare che perfino l'amministrazione Bush dichiari
Guerra al Calore. Dopotutto, una delle promesse di Bush nella campagna elettorale
del 2000 fu quella di "stabilire obiettivi di riduzione tassativi"
per le emissioni di CO2, dichiarando che la questione avrebbe avuto priorità
assoluta. Tuttavia, una volta diventato presidente, quella della riduzione delle
emissioni di anidride carbonica è stata la prima promessa non mantenuta
da Bush - e da allora ce ne sono state molte altre. Solo due mesi dopo essere
entrata in carica, l'amministrazione si è ritirata dal Protocollo di
Kyoto, il trattato globale che gli USA firmarono nel 1997 per stabilire rigidi
limiti alle emissioni dei gas responsabili dell'effetto serra. Al suo posto,
Bush istituì un piano di 'emissioni volontarie' che si è rivelato
un fallimento totale: finora, soltanto 14 compagnie hanno dichiarato di voler
ridurre le loro emissioni di CO2..."
Il presidente trasformò inoltre il gruppo inter-agenzie che effettua
il monitoraggio dei cambiamenti climatici in un Dipartimento del Commercio -
affidandone la guida a Don Evans, ex amministratore di società petrolifere
e del gas. Predispose inoltre ulteriori ricerche climatiche, che rimanderanno
qualunque regolazione significativa per almeno altri dieci anni. In un discorso
nel Rose Garden, Bush ha dichiarato: "Non sappiamo quanto potrà
cambiare o cambierà il clima nel futuro". Affermazioni del genere
hanno provocato la reazione di 20 premi Nobel, che in una lettera aperta hanno
accusato senza mezzi termini l'amministrazione di aver "deliberatamente
e cospicuamente inficiato" la comprensione pubblica del ruolo umano nel
riscaldamento globale. (Il consigliere scientifico di Bush ha rifiutato di rilasciare
un'intervista per quest'articolo)
Poi è arrivata la censura. Nel settembre 2002, la EPA, Environmental
Protection Agency (Agenzia di Protezione Ambientale) ha reso pubblico un rapporto
sulla qualità dell'aria che - per la prima volta dal 1996 - non comprendeva
alcuna menzione del riscaldamento globale. Sette mesi dopo, la Casa Bianca effettuò
una completa revisione del capitolo sui cambiamenti climatici del "Rapporto
sull'Ambiente" dell'EPA, minimizzando l'influenza umana, cancellando i
riferimenti all'impatto del riscaldamento globale sulla salute ed inserendo
dati sul clima desunti da studi finanziati in parte dall' American Petroleum
Institute. L'EPA rimosse poi il capitolo alterato, riconoscendo in un memorandum
interno che "non rappresenta più in modo accurato il pensiero scientifico
accettato sui cambiamenti climatici".
Perfino alcuni repubblicani sono rimasti sbalorditi dal pasticcio di Bush sulla
faccenda dell'EPA. Russell Train, capo della stessa agenzia nelle Amministrazioni
Nixon e Ford, ha dichiarato: "Sembra costantemente evidente che, con George
W. Bush, l'EPA dovrebbe prendere ordini tassativi dalla Casa Bianca in materia
di regolazioni. Ai miei tempi, non è mai successo." Train, che ricevette
da Bush padre una Medaglia Presidenziale alla Libertà, definisce l'atteggiamento
dell'attuale amministrazione nei confronti del riscaldamento globale "totalmente
sbagliato" ed "irresponsabile".
Bush può contare su alcuni repubblicani di spicco che, nel Congresso,
s'incaricano di bloccare ogni tentativo di ridurre le emissioni inquinanti ed
evitare il disastro. Il senatore James Inhofe, consigliere del Environment and
Public Works Committee (Commissione per l'Ambiente ed i Lavori Pubblici), liquida
il riscaldamento globale come una 'bufala'. In un discorso tenuto nel luglio
scorso, Inhofe ha paragonato l'IPCC ai Sovietici, tessendo le lodi di quello
che ha definito 'un mondo rafforzato dall'anidride carbonica', ed ha concluso
così: " Ho la fervida speranza che il Congresso respingerà
i profeti di sventura che spacciano propaganda mascherata da scienza, in nome
della salvazione del pianeta da un disastro catastrofico".
Da un altro punto di vista, nello stesso articolo si legge un'affermazione
di Michael Oppenheimer, climatologo della Princeton University: "L'amministrazione
Bush non ha un piano credibile, nazionale né internazionale, in merito
al problema del riscaldamento globale. Dicono di non voler prendere una posizione
sul riscaldamento globale perché - dicono - 'la scienza è incerta'.
E' una posizione indifendibile, perché la scienza non è incerta."
Lo Scioglimento del Polo Nord
Guardiamo i fatti. Due anni fa, per la prima volta nella storia a noi nota,
il Polo Nord si è completamente disciolto. Per la prima volta navi militari
e private hanno potuto navigare direttamente sul polo, poiché c'era solo
acqua. Di solito, in quell'area c'erano sempre stati almeno tre metri di solido
ghiaccio.
Alcuni anni fa Greenpeace annunciò che la calotta polare perenne del
Polo Nord era arretrata di circa 450 km, ma nessuno ha ascoltato.
Oggi, mentre scrivo quest'articolo, siamo testimoni degli incendi in Alaska,
che hanno consumato più di un milione di acri di foresta. Fino ad oggi,
quell'area era sempre stata coperta dalle piogge o dalla neve. Anche questi
incendi sono legati direttamente allo scioglimento dei poli e alla Corrente
del Golfo.
Ma alla fine il Pentagono ha dovuto - grazie ad Andrew Marshall - ammettere
la verità: hanno reso pubbliche foto satellitari che ritraggono il Polo
Nord nel 1970 e nel 2003, e che dimostrano come il 40% del Polo Nord si è
disciolto in soli 33 anni - ed ora lo scioglimento procede ad un ritmo ancor
più rapido. Il Pentagono ha provato che tutte quelle dichiarazioni del
governo sui poli che non si stavano sciogliendo erano pure menzogne - più
dannose di qualunque cosa la guerra di Bush all'Iraq possa provocare agli Stati
Uniti.
Lo Scioglimento del Polo Sud
Un paio d'anni fa la placca denominata 'Larsen A' si è staccata dalla
calotta del Polo Sud, con grande stupore di molti scienziati. All'epoca il personale
scientifico che conduceva gli studi su quest'evento affermò che non si
trattava di qualcosa di veramente rilevante, poiché questo lembo di ghiaccio
era stato parte del Polo Sud soltanto negli ultimi 10.000 anni.
Quegli stessi scienziati aggiunsero che invece la placca 'Larsen B', che si
trovava dietro 'Larsen A', non si sarebbe mai sciolta, in quanto era rimasta
lì per molte ere glaciali. E tuttavia l'anno scorso 'Larsen B' si è
staccata e ha preso il largo. Sempre loro affermarono che ci sarebbero voluti
sei mesi per sciogliere quell'immensa massa di ghiaccio, ma ancora una volta
erano in errore: sono bastati 35 giorni, e - cosa più importante - il
livello degli oceani in tutto il mondo è aumentato di circa 3 cm.
Ora che la placca 'Larsen B' non c'è più, resta esposta un'enorme
massa di ghiaccio detta 'Placca di Ross', e l'unica cosa che la tratteneva dallo
scivolare nell'oceano era proprio 'Larsen B'. Secondo le mie fonti, nella Placca
di Ross si stanno producendo varie crepe.
Se anche lei scivolerà nell'oceano, si prevede che il livello degli
oceani di tutto il mondo crescerà dai 5 ai 7 metri. Questo, amici miei,
cambierebbe il mondo: quasi tutte le città costiere del mondo, molte
isole e tutta l'Olanda sarebbero sommerse. Forse ci vuole un evento di questo
tipo per risvegliare il mondo e prendere sul serio il Riscaldamento Globale.
NEL PASSATO
Anno 1300
Il Pentagono, nel suo studio su quello che sta accadendo nel nord dell'Oceano
Atlantico, ha condotto una ricerca sul passato, per vedere quando si è
verificato in precedenza questo rallentamento o arresto della Corrente del Golfo,
e cosa è successo nei cambiamenti climatici del mondo a quei tempi.
In realtà un tale rallentamento o arresto della corrente nel Nord Atlantico
è già successo centinaia di volte in passato, milioni d'anni fa;
ma nel passato recente, gli ultimi 10.000 anni, è successo soltanto due
volte.
L'ultima volta è stato nell'anno 1300 d.C, e allora si trattò
di un semplice rallentamento - non si fermò. Gli scienziati dibattono
sul perché di quel rallentamento - non sanno veramente perché
è successo.
I repentini cambiamenti climatici globali che seguirono non tornarono alla
normalità prima di 550 anni. Questo periodo di tempo della nostra storia
è denominato 'Piccola Era Glaciale' per via dello sconvolgimento che
determinò nel nostro clima e per il freddo intenso che ne risultò.
Al Pentagono si sono resi conto che all'epoca della 'Piccola Era Glaciale'
la costa est del Nord America divenne estremamente fredda, e le aree centrali
ed occidentali degli Stati Uniti divennero talmente secche e aride da trasformare
il 'Midwest' americano in un'enorme piana polverosa, mentre le foreste montane
bruciavano - esattamente come sta accadendo oggi… Poiché ai nostri
giorni il rallentamento della Corrente del Golfo è già in atto
da più di 10 anni. Il clima cambiò radicalmente anche in Europa
durante questa 'Piccola Era Glaciale'.
Lo studio degli Indiani Anasazi del 14° secolo d.C. è illuminante.
A Chaco Canyon, nel Nuovo Messico, gli Indiani Anasazi scomparvero completamente
- e nessuno sa con precisione dove andarono. Ma dallo studio sulle cause che
indussero gli Anasazi ad abbandonare l'area del Nuovo Messico è emerso
qualcosa di interessante: nel corso del 14° sec. d.C. l'area di Chaco Canyon
fu colpita da una siccità talmente terribile, da non ricevere una sola
goccia d'acqua per ben 47 anni! E una siccità di tale durata indurrebbe
certo chiunque ad abbandonare l'area in questione: niente acqua, niente vita.
Gli archeologi che presentarono questo studio non sapevano quale fu la causa
della siccità, ma se consideriamo che, nel periodo immediatamente precedente,
la Corrente del Golfo subiva un sensibile rallentamento, tutto diventa chiaro.
Questo è esattamente ciò che il Pentagono pensa che succederà
all'America, al Canada e all'Europa.
Noi oggi crediamo che l'attuale siccità dell'occidente degli USA avrà
termine presto, ma la storia della Terra e della Corrente del Golfo suggerisce
invece che potrebbe durare altri 40 anni prima che si possa tornare ad un certo
equilibrio.
8.200 Anni Fa
In realtà il rapporto del Pentagono induce a credere che la Corrente
del Golfo - per quello che ne sanno loro - stavolta non avrà un semplice
rallentamento, ma piuttosto si arresterà. L'ultima volta che questo è
successo è stato 8.200 anni fa.
Sempre stando ai risultati della ricerca del Pentagono, questo sarebbe uno
scenario ben più drammatico. Quando, 8.200 anni fa, la Corrente del Golfo
si fermò, in breve tempo l'Europa fu ricoperta da circa 750 m di ghiaccio,
mentre l'Inghilterra e New York si ritrovarono con un clima simile a quello
della Siberia oggi.
Ne seguì una vera e propria 'Era Glaciale' che durò circa 100
anni - vedete perché il Pentagono è preoccupato… Sia Andrew
Marshall che Sir David King sostengono che questo problema della Corrente del
Golfo è, per la sicurezza nazionale degli USA (e di altri Paesi), una
minaccia più grave di quella rappresentata da tutto il terrorismo mondiale
messo insieme. Davvero, se ci pensiamo, il terrorismo non è nulla, in
confronto all'arresto della Corrente del Golfo. Non si può neanche pensare
di fare un paragone.
E' evidente che, senza condizioni climatiche stabili, agricoltura e allevamento
diventano quasi impossibili; secondo il Pentagono, nel prossimo futuro questo
problema potrebbe divenire talmente serio che potranno aver luogo guerre non
per il petrolio o l'energia, ma per il cibo e l'acqua.
La minaccia maggiore per la sicurezza nazionale sarebbe rappresentata - sempre
secondo il rapporto del Pentagono - dall'enorme flusso di immigrazione proveniente
da quei Paesi come Finlandia, Svezia, Danimarca, che finirebbero ricoperti dai
ghiacci, ed andrebbero evacuati, nonché da altre nazioni, che si spopolerebbero
per altre ragioni.
E' per questo che Andrew Marshall e Sir David King volevano che il mondo sapesse
la verità su quanto sta per succedere, in modo da potersi preparare per
l'inevitabile.
IL SENATO USA
Nel marzo 2004 il Senato USA, messo al corrente dello studio del Pentagono,
ha destinato fondi per 60 milioni di dollari alla ricerca sui CAMBIAMENTI IMPROVVISI
DEL CLIMA GLOBALE. Questo ci lascia un po' di speranza - che presto il Senato
USA incomincerà a dire a tutto il mondo quali cambiamenti climatici stanno
per accadere.
LE NAZIONI UNITE
Il 29 Giugno 2004 si è concluso un incontro dell'ONU per discutere cosa
fare a riguardo del Riscaldamento Globale e della Corrente del Golfo, cui hanno
partecipato 154 nazioni. Il risultato è stato che l'unica cosa su cui
sono riusciti a raggiungere un accordo è che bisogna eliminare l'uso
di petrolio e benzina al più presto possibile. C'è gente che crede
che, se continuiamo ad abbassare il livello delle emissioni di CO2, i problemi
potranno diminuire, ed è certamente importante fare tutto ciò
che possiamo. E' altrettanto importante comprendere che vi sono correnti oceaniche
- diverse da quella nord atlantica - in ogni oceano; se tutte quante subissero
un rallentamento o un arresto, la Terra entrerebbe senza alcun dubbio in una
nuova Era Glaciale, e la Storia ci mostra che, se questo accadrà, la
nostra civiltà non tornerà ad un clima temperato prima di circa
90.000 anni.
In realtà, indurre dei cambiamenti nelle correnti di tutto l'Oceano
Atlantico (cambiarle, o aumentarle) per riportarle alla 'normalità' è
al di là delle possibilità della razza umana e delle sue tecnologie.
E' troppo tardi - secondo le previsioni della maggioranza degli scienziati mondiali
- per cambiare il corso di ciò che ha già incominciato a succedere.
Tutto ciò che possiamo fare ora è prepararci allo shock - ed il
messaggio principale di Andrew Marshall e Sir David King è che la preparazione
è essenziale.
LA NASA SI PREPARA
Il 13 Luglio 2004 la NASA ha lanciato in orbita un satellite - il primo di
una serie di tre - il cui unico scopo è lo studio del Riscaldamento Globale.
Oltre a studiare lo strato di ozono - altro enorme problema associato al Riscaldamento
Globale - questo satellite effettuerà il monitoraggio della temperatura
e della densità salina degli oceani. Forse riusciremo almeno a monitorare
i rapidi cambiamenti e a predire ciò che potrà succedere a breve
termine.
ALCUNI CAMBIAMENTI CLIMATICI INUSUALI VERIFICATISI DA QUANDO LA CORRENTE DEL
GOLFO HA INIZIATO A RALLENTARE
Nel Marzo 2004 il mondo ha visto un grande uragano abbattersi sulla costa del
Brasile. In tutta la storia, a memoria d'uomo, non era mai accaduto prima che
un uragano si abbattesse sul Sud America continentale.
Nel Maggio 2004 gli USA hanno polverizzato ogni record di tornado in un solo
mese: se ne contarono 562. Di questi, alcuni a Seattle - dove non se n'erano
mai visti prima.
L'inverno 2003/04 è stato uno dei più rigidi della storia nel
Canada orientale.
Da parecchi anni gli incendi distruggono le foreste di tutto il mondo - l'elenco
sarebbe troppo lungo. L'Australia settentrionale sta bruciando, come l'Alaska
- cose senza precedenti!
Tutto l'ovest degli USA è in prede alle fiamme, che si propagano di
regione in regione, e il governo ha annunciato che questa è la peggiore
siccità degli ultimi 500 anni. In realtà tutto il mondo è
in fiamme.
L'Europa - in particolare la Francia - ha avuto nel 2004 un'ondata di caldo
che è costata la vita a 15.000 persone nella sola Francia, e 30.000 in
tutta Europa; e tutto questo è dovuto semplicemente all'intenso calore
generato dal Riscaldamento Globale e dalla Corrente del Golfo.
Nel Luglio 2004 l'Argentina è stata travolta dalla peggiore tempesta
della sua storia.
Il clima in Messico è talmente strano che in alcune zone si sono formati
funghi e muffe sui raccolti - mentre in altre aree c'è siccità.
Nella misura in cui i cambiamenti climatici inizieranno a succedersi rapidamente
e radicalmente, la produzione di cibo diventerà il nostro più
grande problema.
Le barriere coralline del mondo stanno morendo a causa del Riscaldamento Globale,
e questo costituisce una seria minaccia per la maggior parte delle isole negli
oceani, tra cui quelle del Pacifico. Probabilmente tutti coloro che vivono su
un'isola dovranno presto abbandonarla, a causa dell'acqua marina salata che
inquinerà le riserve d'acqua dolce. Di sicuro dovranno abbandonarle se
il livello degli oceani salirà sensibilmente.
Oggi, 16 Luglio 2004, NPR dichiara che il 50% delle emissioni di CO2 immesse
nell'atmosfera dalla nostra società tecnologica finisce negli oceani,
e questo determina una diminuzione del PH fino a valori acidi. Ciò a
sua volta concorre alla distruzione delle barriere coralline e alla scomparsa
di un gran numero di altre forme di vita negli oceani.
E questa è solo la punta dell'iceberg. Se volessimo fare veramente sul
serio e metterci a studiare tutte le bizzarrie del clima degli ultimi dieci
anni (a partire dal rallentamento della Corrente del Golfo) incominceremmo a
renderci conto per davvero dei radicali cambiamenti climatici globali a cui
dovremo adattarci - se vogliamo che l'umanità continui a vivere sulla
Terra.
IL MURO DI 13 METRI
Nel rapporto del Pentagono si raccomanda che gli Stati Uniti costruiscano un
muro dell'altezza di circa 13 metri intorno a tutto il Paese, per tenere fuori
coloro che vorrebbero immigrare, nel tentativo di sfuggire ai problemi climatici
mondiali. Il Pentagono ritiene che i problemi più grossi saranno il cibo
e l'acqua, e poiché gli USA hanno il denaro per acquistare cibo, pensano
che riusciremo a far fronte a questo specifico problema più a lungo della
maggior parte delle altre nazioni. La gente vorrà venire qui semplicemente
per avere qualcosa da mangiare.
Se questo vi sembra qualcosa che andrebbe bene per un film apocalittico, sappiate
che, di fatto, il governo degli USA ha già dato inizio alla costruzione
di un tale muro al confine con il Messico.
Nota: parlando di film, il recente 'The Day After Tomorrow' è basato
sulle informazioni relative all'arresto della Corrente del Golfo. A Hollywood
hanno talmente esagerato la portata distruttiva delle tempeste, che la gente
ha creduto che si trattasse di pura fantasia. Non è fantasia, sta succedendo
realmente, ma… succederà nel modo prefigurato dal film? Nel film
si vedono milioni da americani che scappano in Messico per sfuggire al clima
troppo freddo.
Due settimane fa ho parlato con un funzionario militare USA coinvolto nella
costruzione di questo muro di 13 metri. Durante la nostra discussione sulla
Corrente del Golfo, di cui lui non sapeva niente, ad un certo punto ha detto:
"Oh, ora capisco. Vedi, il muro è liscio ed invalicabile dal lato
messicano, ma dal lato statunitense presenta scale e gradini che consentono
di salirci su e passare in Messico. Non riuscivo a capire perché il governo
stesse facendo questo."
IL CAMBIAMENTO DI FORMA DELLA CORRENTE DEL GOLFO
Nel suo rapporto, il Pentagono afferma che l'arresto della Corrente del Golfo
si verificherà probabilmente nell'arco di 3-5 anni a partire dall'Ottobre
2003. Questa almeno è la loro opinione, ed essi stessi ammettono che
è solo una teoria.
Ciò che ancora non sapevano - poiché era qualcosa che stava succedendo
all'epoca in cui pubblicavano il rapporto - è che la Corrente del Golfo
sta iniziando a cambiare forma. Questo è il segnale dell'inizio del processo
di arresto di questa corrente d'acqua calda - e della fine della nostra civiltà,
così come la conosciamo.
Queste informazioni provengono da due fonti, due famosi scienziati di fama
mondiale, che però in questa fase preferiscono mantenere l'anonimato.
Se questo è vero, allora tutti gli effetti ed i tempi di cui parla il
Pentagono nel suo rapporto vanno anticipati nel tempo, diciamo da 3 a 5 anni.
Non so se questo è vero, ma poiché non bisogna nascondere nulla,
l'informazione è stata inclusa in questo articolo. Se riceverò
le prove, le pubblicherò.
DAL MIO CUORE AL VOSTRO
Nel venire a conoscenza di queste informazioni, non sapevo se avrei dovuto
scrivere o meno quest'articolo. Ma poiché credo nell'amore e nell'umanità,
alla fine ho compreso - come Sir David King ed Andrew Marshall - che dovevo
parlare, perché la conoscenza è potere.
E quando arriva per tutti noi il momento di prendere decisioni di vitale importanza,
la mia preghiera è che possiamo andare tutti in quel luogo interiore
dove Dio risiede ed ascolta il nostro Cuore. Se abbiamo fede in noi stessi e
nella presenza di una Guida Divina, sapremo tutti esattamente cosa fare e dove
essere.
Possa Dio benedirci tutti per ciò che verrà.
Fonti:
www.nexusitalia.com
Stazione Celeste