"MATRIX" E' UNA REALTA' (PARTE II)
Parte Seconda
David Wilcock con il gruppo di ricerca L/L (Ra Material)
Fonte: Stazione Celeste
17/03/2016 12:18:59
IL MANDALA UNIVERSALE
Ora pensiamo in grande … davvero in grande. Immaginiamo ogni galassia
come un granello di sabbia nell’universo… Immaginiamo che l’universo
stesso sia riempito da una sorgente di energia vibrazionale, e che abbia certe
qualità simili ad un fluido. Nel modello che proponiamo, le correnti
di pressione attraverso l’universo farebbero allineare queste galassie
entro i confini di una matrice costituita da modelli geometrici, il cui risultato
sarebbe molto simile ad un antico mandala indiano.
Sappiamo che le galassie si raggruppano fra loro in grandi gruppi, conosciuti
come “superclusters”, di forma all’incirca sferica. Ogni supercluster
può contenere al suo interno qualcosa come miliardi di galassie. Naturalmente,
la maggior parte delle persone ritiene che questi superclusters siano disseminati
a caso per tutto l’universo, nulla più di uno strascico di un Big
Bang esplosivo, in cui “nulla” è esploso per diventare il
Cosmo che noi vediamo oggi. Diamo uno sguardo ad un’osservazione scientifica
e ad una mappatura dei superclusters effettuata dai professori E. Battaner ed
E. Florido. Nello scritto intitolato L’Universo a contenitore d’uova,
essi affermano:
La distribuzione dei supercluster nei dintorni del Supercluster Locale presenta
una periodicità degna di nota (cioè sequenze ordinate), al punto
che questa struttura a larga scala deve necessariamente collimare con una sorta
di organizzazione. E’ stato suggerito come esempio una scacchiera tridimensionale.
L’esistenza di questo reticolato strutturale è davvero una sfida
per i modelli teoretici ufficiali … In questo caso, comunque, l’identificazione
dell’ottaedro reale è talmente chiara. E il reticolato è
così notevolmente definito, che un’indagine diretta non presenta
difficoltà (Battaner e Florido, 1998)
Figura 6 – I due ampi ottaedri più vicini alla Via Lattea (Battaner
e Florido, 1997)
Una tale immagine meriterebbe migliaia di parole; e gli evidenti risultati
di questa scoperta fatta da ricercatori spagnoli costituisce la più fantastica
e innegabile conferma del modello Convergenza / Cosmo Divino che abbiamo sempre
sostenuto. Secondo noi, si tratta della più importante scoperta scientifica
dai tempi Nicholaus Copernicus con il Sole al centro del Sistema Solare. Ancora,
se ci mettiamo a ricercare sull’argomento, inserendo su Google “Ottaedro
di Battaner”, saranno visualizzati solo una quindicina di siti in un mondo
di informazioni online che potenzialmente potrebbe coprire questa fantastica
scoperta! E, fatto ancora più curioso, queste informazioni sono in giro
da una decina d’anni! Come mai, ci chiediamo, tutto ciò è
rimasto completamente nascosto [vedi Appendice 1]? Potrebbe essere che simili
ricerche si avvicinino pericolosamente ai segreti massonici sulla natura della
Creazione?
La portata della nostra pubblicità su Internet è tale che queste
evidenti strutture geometriche del nostro universo andranno a costituire molto
presto un pezzo di “comune conoscenza” per i nuovi modelli astrofisica
che stiamo aiutando a portare sul palco del mondo. Le questioni sconcertanti
sollevate da questa scoperta, per il tempo presente, sono state effettivamente
messe a tacere da semplici riferimenti all’idea piuttosto noiosa e dall’ovvia
risonanza che ciò sia causato da “filamenti magnetici” presenti
nell’Universo. Considerate il seguente testo nientedimeno che della Caltech
[University], intitolato Strutture a larga scala e campi magnetici:
La rete di filamenti, se di origine magnetica, deve essere soggetta a restrizioni
magnetiche. Il più semplice reticolo che accompagna queste restrizioni
è una struttura a “contenitore d’uova”, formata da
ottaedri collegati fra loro ai vertici. Questo universo a “contenitore
d’uova” potrebbe contenere più materia ai bordi dell’ottaedro,
i quali potrebbero essere così i siti dei Supercluster. All’esterno
dei filamenti potrebbero esserci grandi vuoti, privi non solo di barioni ma
anche di campi magnetici…
Queste speculazioni teoretiche sono compatibili con le presenti osservazioni
sulla strutture a larga scala così come delineate dalla distribuzione
dei Supercluster. E’ semplice identificare in dati reali almeno quattro
di questi ottaedri giganti, i quali costituiscono un supporto di osservazione
per l’universo a contenitore d’uova. Due di loro, che sono anche
i più vicini e pertanto i più facilmente identificabili, sono
riprodotti in fig. 22 [David Wilcock: Possiamo vedere questa immagine in figura
7]. Quasi tutti i Supercluster importanti nel catalogo di Einasto ed altri (1997),
come quasi tutti i vuoti nel catalogo di Einasto ed altri (1994) possono essere
situati all’interno della struttura ottaedrica. (Caltech, rev.2003)
Leggendo con attenzione i paragrafi precedenti, si noterà che la Caltech
afferma che “almeno quattro degli ottaedri” sono facilmente osservabili.
Nessuno può cambiare o ridimensionare questo fatto: si tratta semplicemente
di un’altra serie di dati che deve essere incorporata in un’accurata
cosmologia dell’universo. E’ importante comprendere che questa struttura
a scacchiera si estendo al limite di quanto i nostri strumenti possano arrivare
a misurare; l’intero universo di Supercluster galattici sembra essere
organizzato in una gigantesca matrice di ottaedri senza fine uniti perfettamente
insieme come un contenitore d’uova, agglomerati in almeno tre strati sovrapposti.
L’unico problema di quest’articolo è che non vi è
modo di costruire un ottaedro con campi magnetici convenzionali in laboratorio.
Possiamo, comunque, costruirlo facilmente usando la dinamica dei fluidi. Ciò,
in ogni caso, riportando alla luce la nozione che esiste nell’universo
una sostanza fluida, autentico “medium eterico” non-fisico, che
è la fonte di tutta la materia fisica, come la serie Convergenza affronta
nei dettagli.