"MATRIX" E' UNA REALTA' (PARTE II)

Parte Seconda

Fonte: Stazione Celeste

IL MANDALA UNIVERSALE

Ora pensiamo in grande … davvero in grande. Immaginiamo ogni galassia come un granello di sabbia nell’universo… Immaginiamo che l’universo stesso sia riempito da una sorgente di energia vibrazionale, e che abbia certe qualità simili ad un fluido. Nel modello che proponiamo, le correnti di pressione attraverso l’universo farebbero allineare queste galassie entro i confini di una matrice costituita da modelli geometrici, il cui risultato sarebbe molto simile ad un antico mandala indiano.
Sappiamo che le galassie si raggruppano fra loro in grandi gruppi, conosciuti come “superclusters”, di forma all’incirca sferica. Ogni supercluster può contenere al suo interno qualcosa come miliardi di galassie. Naturalmente, la maggior parte delle persone ritiene che questi superclusters siano disseminati a caso per tutto l’universo, nulla più di uno strascico di un Big Bang esplosivo, in cui “nulla” è esploso per diventare il Cosmo che noi vediamo oggi. Diamo uno sguardo ad un’osservazione scientifica e ad una mappatura dei superclusters effettuata dai professori E. Battaner ed E. Florido. Nello scritto intitolato L’Universo a contenitore d’uova, essi affermano:
La distribuzione dei supercluster nei dintorni del Supercluster Locale presenta una periodicità degna di nota (cioè sequenze ordinate), al punto che questa struttura a larga scala deve necessariamente collimare con una sorta di organizzazione. E’ stato suggerito come esempio una scacchiera tridimensionale. L’esistenza di questo reticolato strutturale è davvero una sfida per i modelli teoretici ufficiali … In questo caso, comunque, l’identificazione dell’ottaedro reale è talmente chiara. E il reticolato è così notevolmente definito, che un’indagine diretta non presenta difficoltà (Battaner e Florido, 1998)

Figura 6 – I due ampi ottaedri più vicini alla Via Lattea (Battaner e Florido, 1997)

Una tale immagine meriterebbe migliaia di parole; e gli evidenti risultati di questa scoperta fatta da ricercatori spagnoli costituisce la più fantastica e innegabile conferma del modello Convergenza / Cosmo Divino che abbiamo sempre sostenuto. Secondo noi, si tratta della più importante scoperta scientifica dai tempi Nicholaus Copernicus con il Sole al centro del Sistema Solare. Ancora, se ci mettiamo a ricercare sull’argomento, inserendo su Google “Ottaedro di Battaner”, saranno visualizzati solo una quindicina di siti in un mondo di informazioni online che potenzialmente potrebbe coprire questa fantastica scoperta! E, fatto ancora più curioso, queste informazioni sono in giro da una decina d’anni! Come mai, ci chiediamo, tutto ciò è rimasto completamente nascosto [vedi Appendice 1]? Potrebbe essere che simili ricerche si avvicinino pericolosamente ai segreti massonici sulla natura della Creazione?
La portata della nostra pubblicità su Internet è tale che queste evidenti strutture geometriche del nostro universo andranno a costituire molto presto un pezzo di “comune conoscenza” per i nuovi modelli astrofisica che stiamo aiutando a portare sul palco del mondo. Le questioni sconcertanti sollevate da questa scoperta, per il tempo presente, sono state effettivamente messe a tacere da semplici riferimenti all’idea piuttosto noiosa e dall’ovvia risonanza che ciò sia causato da “filamenti magnetici” presenti nell’Universo. Considerate il seguente testo nientedimeno che della Caltech [University], intitolato Strutture a larga scala e campi magnetici:
La rete di filamenti, se di origine magnetica, deve essere soggetta a restrizioni magnetiche. Il più semplice reticolo che accompagna queste restrizioni è una struttura a “contenitore d’uova”, formata da ottaedri collegati fra loro ai vertici. Questo universo a “contenitore d’uova” potrebbe contenere più materia ai bordi dell’ottaedro, i quali potrebbero essere così i siti dei Supercluster. All’esterno dei filamenti potrebbero esserci grandi vuoti, privi non solo di barioni ma anche di campi magnetici…
Queste speculazioni teoretiche sono compatibili con le presenti osservazioni sulla strutture a larga scala così come delineate dalla distribuzione dei Supercluster. E’ semplice identificare in dati reali almeno quattro di questi ottaedri giganti, i quali costituiscono un supporto di osservazione per l’universo a contenitore d’uova. Due di loro, che sono anche i più vicini e pertanto i più facilmente identificabili, sono riprodotti in fig. 22 [David Wilcock: Possiamo vedere questa immagine in figura 7]. Quasi tutti i Supercluster importanti nel catalogo di Einasto ed altri (1997), come quasi tutti i vuoti nel catalogo di Einasto ed altri (1994) possono essere situati all’interno della struttura ottaedrica. (Caltech, rev.2003)
Leggendo con attenzione i paragrafi precedenti, si noterà che la Caltech afferma che “almeno quattro degli ottaedri” sono facilmente osservabili. Nessuno può cambiare o ridimensionare questo fatto: si tratta semplicemente di un’altra serie di dati che deve essere incorporata in un’accurata cosmologia dell’universo. E’ importante comprendere che questa struttura a scacchiera si estendo al limite di quanto i nostri strumenti possano arrivare a misurare; l’intero universo di Supercluster galattici sembra essere organizzato in una gigantesca matrice di ottaedri senza fine uniti perfettamente insieme come un contenitore d’uova, agglomerati in almeno tre strati sovrapposti. L’unico problema di quest’articolo è che non vi è modo di costruire un ottaedro con campi magnetici convenzionali in laboratorio. Possiamo, comunque, costruirlo facilmente usando la dinamica dei fluidi. Ciò, in ogni caso, riportando alla luce la nozione che esiste nell’universo una sostanza fluida, autentico “medium eterico” non-fisico, che è la fonte di tutta la materia fisica, come la serie Convergenza affronta nei dettagli.

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