Il 10 febbraio l'aula di Montecitorio ha definitivamente approvato
la legge
sulla procreazione assistita. Il voto e' stato a scrutinio segreto -su
richiesta dei Ds-, dopo cinque ore di dibattito. I si' sono stati 277, i no
222, 3 gli astenuti. La legge, il cui testo era stato modificato l'11 dicembre
in Senato, ha avuto il via libera grazie al si' di Forza Italia, Alleanza
Nazionale, Udc, Udeur e Lega. Si sono invece opposti i Ds, il Prc, i Verdi,
il
Pdci, lo Sdi, il Nuovo Psi ed il Pri. Si e', invece, espressa in modo non
uniforme la Margherita, che aveva lasciato liberta' di coscienza ai suoi
deputati, ma anche nella Cdl sono stati diversi i voti 'di coscienza': malgrado
la votazione finale si sia svolta a scrutinio segreto, hanno infatti dichiarato
di votare contro il provvedimento il vicepresidente della Camera Alfredo
Biondi, l'intero gruppo del Nuovo Psi ed il repubblicano Giorgio La Malfa.
In sintesi le regole che dovra' rispettare chi vorra' ricorrere
alla
fecondazione medicalmente assistita:
sara' consentita solo per risolvere problemi di sterilita' o infertilita' e
solo se non ci sono altri metodi terapeutici efficaci; sterilita' e
infertilita' dovranno essere documentate e certificate dal medico; il testo
vieta il ricorso alla fecondazione eterologa, cioe' con seme di persona
estranea alla coppia; vi potranno ricorrere cosi' coppie formate da persone
maggiorenni di sesso diverso, sposate o conviventi, in eta' potenzialmente
fertile ed entrambe viventi; i bambini che nasceranno dall'applicazione di
queste tecniche saranno figli legittimi della coppia o acquisiranno lo status
di figli riconosciuti della madre o della coppia stessa; la coppia dovra'
essere accuratamente e costantemente informata sulle tecniche e sulle varie
fasi della loro applicazione, in modo da consentire una scelta consapevole.
Una
volta che l'ovulo e' fecondato deve essere impiantato entro sette giorni e non
e' possibile alcun ripensamento. Unica eccezione per motivi di ordine
medico-sanitario accert
ati dal medico che deve presentare per iscritto la motivazione; sono vietate
la
ricerca con gli embrioni e la clonazione umana. Ricerca clinica e
sperimentazione sull'embrione sono ammesse solo se finalizzate alla tutela
della sua salute e del suo sviluppo. E' vietata anche qualsiasi tecnica che
possa predeterminare o alterare il patrimonio genetico dell'embrione; e'
possibile produrre non piu' di tre embrioni per volta, ovvero il numero
necessario ad un unico e contemporaneo impianto; e' prevista l'adottabilita'
degli embrioni congelati di cui non si conoscano i genitori biologici o dei
quali non sia stato chiesto l'impianto da almeno tre anni; la crioconservazione
e' consentita solo quando il trasferimento nell'utero degli embrioni non
risulti possibile per gravi e documentati problemi di salute della donna che
non erano prevedibili. Gli embrioni possono rimanere congelati fino alla data
del trasferimento, da realizzare non appena possibile.
Gli interventi di procreazione potranno essere eseguiti solo in strutture
pubbliche o private autorizzate dalle Regioni e iscritte in un apposito
registro che verra' istituito presso l'Istituto Superiore di Sanita'; i centri
dovranno rispondere a requisiti che saranno determinati con un apposito Dpr.
Sono previste una serie di sanzioni amministrative, civili e penali rapportate
alla gravita' delle violazioni delle disposizioni della legge: chi utilizza
gameti estranei alla coppia rischia una multa che va da 300.000 a 600.000 euro;
tra i 200.000 e i 400.000 euro saranno pagati a chi applica la fecondazione
medicalmente assistita a un single, una minorenne, a copie dello stesso sesso.
Se non viene raccolto il consenso nei modi previsti dalla legge le multe vanno
da 5.000 a 50.000 euro; se la struttura non e' autorizzata la sanzione puo'
arrivare a 300.000 euro. Per il commercio di embrioni o gameti e' prevista la
reclusione da 3 mesi a 2 anni e multe da 600.000 a un milione di euro, pe
r tentativi di clonazione si rischia la reclusione da 10 a 20 anni e la multa
da 600.000 a un milione di euro.
Una legge tutta riassunta nel primo articolo: "Al fine
di favorire la soluzione
dei problemi riproduttivi derivanti dalla sterilita' o dalla infertilita' umana
e' consentito il ricorso alla procreazione medicalmente assistita, alle
condizioni e secondo le modalita' previste dalla presente legge, che assicura
i
diritti di tutti i soggetti coinvolti, compreso il concepito". Nei diritti
del
concepito -che poi comunque non viene mai definito- c'e' la chiave di chi l'ha
sostenuta e di chi l'ha contrastata. Pari diritti rispetto anche alla madre?
Sicuramente maggiori rispetto a quei malati che confidavano nella ricerca sugli
embrioni sovrannumerari.
La legge "fortemente voluta da Forza Italia e dagli altri gruppi della
Cdl, si
ispira a valori etici e principi costituzionali che salvaguardano il bene
comune e quello dei singoli prescindendo da interessi di parte", afferma,
a
commento del voto, il responsabile dei rapporti con le istituzioni di Forza
Italia, Angelo Sanza. "Ogni ulteriore ritardo nel definire con chiarezza
limiti
e divieti che vanno rispettati avrebbe significato assumersi gravemente la
responsabilita' morale dei tanti abusi che il vuoto legislativo consentiva a
discapito degli autentici interessi della famiglia, delle coppie e di coloro
che vengono concepiti in una provetta di laboratorio". "La scelta
che abbiamo
compiuto non ha nulla a che vedere con una visione rigidamente confessionale
della questione ed ha cercato invece, per quanto possibile, un'intesa piu'
ampia sulla base di ragioni ispirate a criteri di ragionevolezza, di buon
senso, come pure a valori etici naturali".
"Non c'e' e non c'e' mai stata, ne' poteva mai esserci,
disciplina o vincolo di
partito sulla fecondazione -ha dichiarato il presidente della Margherita,
Francesco Rutelli-. Alcune incomprensioni sono state frutto di un
fraintedimento in passato. Io voto con convinzione la legge e sono determinato.
Ma rispetto il dissenso. E riconosco che alcune delle correzioni proposte anche
da Fassino in aula possono essere ragionevoli". "Voto convintamente
questa
legge perche' comunque pone fine ad un inaccettabile far west su una questione
non e' piu' possibile non regolare. Ma riconosco in alcune obiezioni posizioni
discutibili e non censurabili". Rutelli resta comunque "convinto che
e' un bene
che l'Italia abbia finalmente una normativa su questa materia e che dia anche
l'esempio in Europa, alla luce dell'esperienza, mettendo l'accento sul
principio di precauzione, piuttosto che su un'idea di liberalizzazione
indiscriminata. Poi l'esperienza ci dira' se e come introdurre modifiche e
aggiustame
nti".
"Una vittoria del concepimento "naturale" della
vita nell'ambito di una
coppia", commenta cosi' la legge sulla fecondazione artificiale, il
sottosegretario alla Salute, Cesare Cursi, sottolineando la fine del Far West
della provetta: "per anni abbiamo assistito a vere e proprie distorsioni
della
natura con nonne-mamme e uteri in affitto". Le norme sono "quanto
mai
necessarie ed hanno un solo ed unico scopo: la difesa del soggetto piu' debole,
di colui che, pur non avendo voce, esiste e merita il rispetto dovuto a ogni
essere umano".
Il segretario dei Ds, Piero Fassino, non si aspettava che uscisse un testo
diverso: "era evidente che il testo sulla fecondazione assistita non sarebbe
cambiato perche' si trattava soltanto di tornare a parlare della copertura
finanziaria". Ma e' stato importante che si sia sviluppato un dibattito
"a
tutto tondo". "Le nostre buone ragioni sono state ascoltate e si e'
potuto
vedere l'imbarazzo di quanti nella maggioranza hanno votato a favore del
provvedimento senza convinzione. Tanto che almeno trenta deputati del
centrodestra non hanno votato la legge". "Se si guardano le analoghe
norme
degli altri Paesi europei, e' evidente che la legge approvata e' la peggiore
d'Europa, piena di incongruenze e contraddizioni e lesiva dei diritti delle
donne". Il primo punto citato da Fassino nel suo intervento in aula e'
stato
proprio l'assurdo e oscurantista divieto di ricerca con le staminali
embrionali.
Per Alfredo Biondi, vicepresidente della Camera dei Deputati
e parlamentare di
Forza Italia: "l'embrione non sarebbe nulla se non ci fosse la madre. E
quindi
tutto questo e' un problema che riguarda la liberta' della donna e il suo
desiderio di essere madre. Il legislatore non puo' imporre la sua scelta, ne'
il suo modello". "Si parla tanto di Europa e noi invece vogliamo impedire
agli
italiani di essere uguali ai cittadini degli altri Paesi europei che questa
liberta', su questi temi, l'hanno lasciata. Quella che stiamo per votare e'
una
legge ingiusta e passatista".
"Io mi auguro che il presidente Ciampi non firmi questa
legge che violenta la
coppia e le donne", aveva detto Alessandra Mussolini, nella sua dichiarazione
di voto contraria. "Obblighera' le coppie a non avere figli o averli con
patologie non compatibili con la vita o che potrebbero essere curate con
cellule staminali. Io mi auguro vi sia uno scatto di orgoglio dell'Italia
contro una legge che porta l'Italia indietro di secoli".
"Avete voluto a tutti i costi questa legge crudele...".
"L'avete voluta
ottusamente contro ogni richiamo alla ragione, al buon senso, persino alla
dignita' che e' dovuta a un Paese civile e laico come l'Italia. Con questo voto
-dice ancora il messaggio letto nell'aula di Montecitorio al momento
dell'approvazione della legge dalle donne dell'opposizione- sbattete la porta
in faccia alla laicita' dello Stato, all'Europa moderna, alla liberta' della
ricerca scientifica, al desiderio di maternita' e di paternita"'. "Ma
soprattutto sbattete la porta in faccia alla soggettivita' ed alla liberta'
delle donne. Noi, insieme alla maggioranza di questo Paese, vi diciamo no".
Grazia Labate dei Ds spiega come "ci troviamo in contrasto
diretto con il
diritto di liberta' della scienza protetto dalla nostra Costituzione. Il
risultato e' che presto in parlamento dovremo discutere la nuova direttiva
europea per l'uso scientifico degli embrioni sovrannumerari avendo regolato
l'intera materia con norme retrograde. Di fatto l'Italia dovra' acquistare
all'estero, da Giappone o Stati Uniti, intere partite di cellule".
Per l'europarlamentare Emma Bonino "Ci si dimentica che
con questa legge si
penalizzano non solo moltissime coppie, ma anche milioni di malati. La legge
impedisce infatti la clonazione terapeutica, la ricerca sulle cellule
staminali, sugli embrioni. Questo significa togliere speranza ai malati di
diabete, di Alzheimer, di cancro... un tema su cui si batte l'associazione del
radicale Luca Coscioni a cui sono aggregati 2400 scienziati italiani. Non ci
arrenderemo". "L'equiparazione dell'embrione a una persona e' a-scientifico.
Dal punto di vista di uno stato laico il legislatore avrebbe dovuto porsi
nell'ottica di "io non lo farei ma lascio ai cittadini la liberta' di
coscienza". L'obiezione attiene al singolo. Invece qualche centinaia di
parlamentari ha deciso per cinquanta milioni di italiani che ora sarebbe piu'
giusto chiamarli cittadini del Vaticano...".
L'approvazione della legge "sancisce il ritorno, in Italia,
ad una sorta di
Medioevo e all'arretramento scientifico". Cosi' Luca Coscioni che ha seguito
dalle tribune del pubblico dell'Aula di Montecitorio il dibattito e il voto
della legge. Arrivato in mattinata con un'ambulanza da Orvieto, prima ha tenuto
una conferenza stampa, poi nel piazzale davanti a Montecitorio ha partecipato
alla manifestazione che aveva indetto l'associazione che porta il suo nome e
che si batte per la liberta' di ricerca scientifica.
Il presidente della Camera, l'on. Pierferdinando Casini ha salutato la sua
presenza, mentre l'aula gli ha tributato un applauso.
Una legge, ha sostenuto Marco Cappato, eurodeputato della Lista Bonino e
segretario dell'associazione Luca Coscioni, che "fa violenza sul corpo
delle
donne e proibisce la ricerca" scientifica, cosicche' "chi la vota
si assume la
responsabilita' del rischio di provocare altri morti", sottraendo ai malati
possibilita' che potrebbero derivare, appunto, dalla ricerca scientifica.
Per Daniele Capezzone, segretario dei Radicali italiani, questa legge "entra
nelle case dove ci sono persone malate per dire loro che devono rimanere tali".
Nella maggioranza, solo 20 o 30 parlamentari si sono opposti a questo
provvedimento, ha aggiunto l'esponente radicale, l'opposizione e' divisa e "non
abbiamo visto mezzo girotondo, ne' registi, attori o cineasti" a protestare.
"Noi lotteremo con i mezzi che abbiamo a disposizione", a cominciare
da una
campagna referendaria per l'abrogazione della legge. Bisognera' comunque far
fronte "a ogni tipo di agguati e colpi di mano" -aveva avvertito Coscioni
durante la conferenza stampa- da parte di chi tentera' di 'disinnescare' il
referendum, il cui diritto costituzionale "e' stato calpestato da organi
di
informazione e istituzioni letteralmente fuorilegge, a partire dalla Corte
Costituzionale".
"Sono trent'anni che cerco di dimostrare che questa repubblica e' erede
del
fascismo" ha detto da parte sua Marco Pannella. "Al posto del golpe
dei
generali vediamo un esercito desolante, violento, turpe di chi, essendo
dipendente statale privilegiato, e' sovversivo e viene ad accusare i suoi
avversari interni di fascistizzazione". Pannella si e' chiesto perche'
non c'e'
stato, un solo "vero dibattito" sull'appello per la liberta' della
ricerca
scientifica rivolto ai parlamentari da Luca Coscioni e sottoscritto da oltre
2.400 scienziati e accademici tra i quali Fernando Aiuti, Massimo Cacciari,
Carlo Flamini, Margherita Hack, Umberto Tirelli, Nicola Transaglia e Gianni
Vattimo.
Un appello, ha sostenuto a sua volta Rita Bernardini, tesoriere dei Radicali
Italiani, che non avrebbe trovato molto spazio sugli organi di comunicazione
e
del quale, a giudicare dalla legge sulla pma che sta per essere approvata,
deputati e senatori "non hanno tenuto alcun conto". Con questa legge,
per
Coscioni, "non le vite delle persone, dei deboli, di noi malati, delle
coppie
sterili ma gli embrioni sono sacralizzati e ad essi stanno per essere immolate
la liberta' e la vita". Per il ricercatore, affetto da sclerosi laterale
miotrofica, "ci troviamo nell'assurda situazione di un terreno assolutamente
fertile che rischia di essere inaridito e reso sterile dalla classe politica
asservita al Vaticano e da un'informazione drogata che mette sullo stesso
piano, confondendoli, scienziati e fattucchieri".